Viaggio, libertà e cultura

“The Straight story”: il viaggio di un uomo sul proprio taglia erba

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Ad alcuni sembra sempre fin troppo facile intravedere nella tematica del viaggio anche quella della vita. Il cinema spesso utilizza questa reminiscenza, creandola o semplicemente traendo spunto dalle storie umane che, seconde per quantità solo alla fantasia, sono però in grado di portarci esempi singolari, profondi e soprattutto reali.

Il regista David Lynch nel 1999 non ha fatto altro che portare al grande schermo uno di questi meravigliosi esempi: “il viaggio di un uomo sul proprio taglia erba”. Si tratta della storia vera di Alvin Straight, che nel 1994 a 73 anni, non potendo ottenere il rinnovo della patente a causa della vista che scarseggiava, percorse con il proprio taglia erba la distanza di 240 miglia (all’incirca 400 km), da Laurens, Iowa, fino a Blue River, Wisconsin, al solo scopo di raggiungere suo fratello Henry, ottantenne, con il quale non ha più rapporti da molto tempo e di recente uscito da un infarto.Proprio questa notizia dà ad Alvin il pretesto per partire.

“Ho combattuto in trincea nella seconda guerra mondiale.. Perché dovrei aver paura a dormire in un campo di mais?”

(Richard Farnsworth in Alvin Straight, dal film “Una storia vera” di David Lynch)

Con il primo mezzo a sua totale disposizione, un taglia erba attrezzato con un rimorchio nel quale erano presenti del cibo e pochi altri generi di necessità, percorre a 8km/h, per sei settimane,la distanza tra casa sua e quella del fratello, attraversando stati e conoscendo persone diverse.E proprio questi incontri seppur brevi rendono pieno e toccante il film e,di conseguenza ci piace pensare, anche la reale storia di Alvin. Ognuno di questi tuttavia ha una precisa identità, come per una ragazza incinta che scappa di casa, confusa e impaurita e che riceve dal vecchio un consiglio su uno dei temi centrali dell’intero film (insieme appunto al viaggio e alla vecchiaia), la famiglia.

Quando i miei figli erano piccoli, facevo un gioco con loro. Gli davo un rametto ciascuno e dicevo loro di spezzarlo. Non era certo un’impresa difficile. Poi gli davo un mazzetto e dicevo di provare con quello. Ovviamente non ci riuscivano. Quel mazzetto, gli dicevo, quello è la famiglia

(dal film “Una storia vera” di David Lynch)

Questo è solo il primo degli incontri di Alvin. Successivamente incontra giovani, adulti e vecchi che come lui portano con sé storie di una vita da raccontare.

Certo tutto ciò non vuole essere un consiglio a viaggiare su un taglia erba, ma come il protagonista ha fatto, sfruttare un bel pretesto, il proprio fratello o qualsiasi altro, per intraprendere un viaggio con uno scopo, tenerlo a mente e nel frattempo conoscere e ascoltare le altre storie che ci circondano.

Una curiosità: il titolo del film in lingua originale è “The Straight story”, la “storia di Straight” o, se vogliamo, “una storia dritta”. Insomma una vita, anche a 73 anni.

Enrico Falletta

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