Dicono di Palermo Viaggio, libertà e cultura

Ciao mamma. Io non voglio partire

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“Ciao mamma,
E no, non vado. Resto e basta. E’ la mia battaglia, la prima che vincerò contro i ladri del futuro.
Ho combattuto in questi anni, ci ho provato e ci proverò ancora, perchè è la storia che me lo insegna. Questa terra ha avuto eroi che hanno addirittura sacrificato la loro vita per poterci garantire un futuro, per poterci dare quella speranza di cui io oggi voglio farmi portavoce.
E l’elemosina no, non la so chiedere. Ed è per questo che non ho alcuna voglia di emigrare, di trovare lavoro in una terra lontana dalla mia, che non mi appartiene. E’ vero, forse certuni non vogliono che la Sicilia sia nostra, della gente che come me ci crede e nutre ancora speranza. Ma se a provarci non siamo noi giovani, chi lo farà al posto nostro?
Probabilmente penserai che è tutto tempo sprecato e che un giorno mi scontrerò con la dura legge della vita. Si forse è così, forse un giorno avrò fallito. Ma sicuramente un giorno potrò camminare a testa alta, portando con me le idee di chi non ha mai mollato pur sapendo di essere un morto che camminava.
Da qui non me ne vado e non perchè mi piace il sole, il mare o il buon cibo.  Lo sai la laurea l’ho presa qui nella nostra città, e tutti i giorni ci speravamo, ci illudevamo che potesse cambiare qualcosa. Si è cambiato. E’ sempre peggio. E per questo voglio restare. Per rimboccarmi le maniche ed essere io il protagonista di questo cambiamento. Forse a questo punto mi diresti che nonostante i costi, mi converrebbe andare via. Perchè si sa, il lavoro al nord probabilmente lo troverei. Ma ho la testa dura e oggi più che mai mi sento pronto e maturo a tal punto da voler resistere ai troppi no, all’indifferenza, a quel senso di solitudine che provo ogni Settembre quando qualche amico va via.
Ed allora resto. Sono stanco di leggere numeri di cui non faccio parte, quello svuotamento del Sud, quella fuga dei suoi giovani, dei suoi talenti. E’ arrivato il momento che anch’io diventi un numero, che mi schieri a fianco di qualcuno. E ho deciso, ed è per questo che mi affiancherò a chi è rimasto e a chi prova a cambiare le cose già nel suo piccolo. Mi costerà tanta fatica, ma ce la farò.

Nessun arrivederci o nessun addio, io resto qua e lo faccio anche per ripagare il tuo orgoglio di donna del sud che ha lottato  una vita per avere un figlio dottore. Forse ci starei anche bene al nord, potrei anche andarci, costruire qualcosa per me. Ma vicino ai 30 anni, prima di diventare già vecchi, bisogna avere la forza di perseguire i propri sogni ed essere prima felici, che ricchi. E poco importa se non sarò un manager affermato o un ingegnere a Dubai. Sarei disposto ad accettare anche il lavoro più umile, partendo dal basso proprio come mi hai insegnato.
Non provare a convincermi del contrario. Non farmi leggere cifre che non mi interessano. Io voglio restare qua, a Palermo, a casa mia. E il cuore di una mamma so che sarebbe capace di rassegnarsi a tutto questo. Ai desideri di un figlio, ai sogni di un figlio. Così come Palermo. Ma questa volta non andrà così. I sogni di Palermo voglio avverarli io. Voglio prendermi io cura di lei, così come farei proprio con te“.

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