Esperienza Erasmus

Erasmus – Giulio Paternò a Praga

erasmus - Giulio Paternò a Praga

DATI COMPILATIVI
Nome: Giulio
Cognome: Paternò
Età: 24
Città “fuori-sede”erasmus : Praga
Da quanto tempo sei fuori-sede erasmus?
Sono stato in erasmus per 9 mesi e sono tornato da 6 mesi
Sei partito da solo o eri con qualche “compagno di viaggio”? da solo

 
Ho scelto Praga perchè è una capitale europea ed era facile spostarsi da un paese ad un altro. Inoltre a Praga avevo la possibilità di seguire corsi in inglese e confrontarmi con tantissime culture.

L’alloggio in cui risiedevo non era molto grande e confortevole, in quanto dormivo all’interno del dormitorio studentesco, ma vivere in dormitorio è stata la scelta migliore, in quanto ho avuto l possibilità di conoscere tantissime persone e vivere in un contesto erasmus al 100% (dormitorio della culs, costo 125€ al mese). Gli appartamenti al centro di Praga invece avevano una media di 300€ mensili. A Praga tuttavia sono presenti diversi dormitori per gli studenti, a prezzi modici, ma la qualità non è molto elevata. E inoltre, vivendo in un campus, la mia area era circondata un po da tutto ciò che era necessario ( market, poste, farmacie, ecc).

La Czech University of Life Sciences (CULS) è meravigliosa. Si tratta di un campus in cui sono presenti studenti provenienti da tutto il mondo. I corsi in inglese non sono paragonabili, per difficoltà, con quelli italiani e gli studenti non sono molto preparati, per tale ragione è anche facile eccellere. Io ho ricevuto esclusivamente la borsa di studio erasmus di 230 euro più una misera mensilità dall’università di Trento pari a 20 €. Gli esami erano in parte scritti ed in parte orali, dipende dal professore titolare del corso. La struttura inoltre è moderna, e vi sono continui lavori per renderla sempre migliore.

Il trasporto pubblico è tra i migliori d’Europa. Un bus ogni 3 minuti dal campus alla prima metro per arrivare in città. Il tempo di percorrenza dal campus al centro era di circa 20 minuti ( 10 minuti di bus + 10 minuti di metro). I mezzi funzionano quindi benissimo in qualsiasi zona della città. Da mezzanotte alle 5 la frequenza è piu ridotta, cioè un bus/tram ogni 30 minuti massimo ( nelle zone piu periferiche, ad esempio il mio campus, il bus passava ogni ora di notte).

La temperatura in genere è molto bassa, può andare dai -10 ai 5 gradi in inverno ed è stata davvero un grande ostacolo da superare e non nego che adattarsi a questa è stata davvero una impresa.

La vita notturna che ho vissuto a Praga è stata unica. D’altronde Praga deve la sua popolarità, oltre che alla sue bellezze architettoniche, anche alla fame che si è saputa costruire come meta di divertimento per i giovani. E sono d’accordissimo. I locali notturni più conosciuti che ho frequentato sono: Popo cafè, james dean, Harleys, Retro, Roxy, Cross Club, Nebe. Inoltre la vita nottura risente del costo basso della vita in genere e ciò non può che essere un vantaggio in più che una città del genere ti può offrire. Entrata gratis nei locali e quando la birra cosa 2 € in discoteca, significa che è carissima. Incredibile.

Vivendo la città a 360° gradi e vivendola anche di notte ho avuto modo di verificare come in genere la città sia molto sicura. Non ho mai avuto nessun problema di questo tipo e ho camminato da solo e in compagnia in qualsiasi ora della giornata.

Se dovessi scegliere il pregio di Praga opterei per la possibilità di incontrare e conoscere tante altre culture che questa città ti dà. Se dovessi scegliere invece il più grande difetto, sceglierei sicuramente il freddo, ma nonostante tutto la città resta comunque vivibile. In altre parole, i locali sono sicuramente dotati di strutture adatte.

Unica nota dolente, che si riconduce al fatto che la popolazione è  poco espansiva rispetto a quanto ero abituato, mi è stato spesso dato del “mafioso” per le mie origini. Un “must” per i siciliani che vanno all’estero.

Nonostante l’esperienza fatta mi abbia cambiato la vita, la voglia di rimanere a Palermo è rimasta immutataIo amo Palermo e la mia intenzione è sempre quella di rimanerci a vivere e a lavorare.
Questa esperienza mi è servita soprattutto ad aprire la mia mente e a conoscere un mondo che fino adesso mi era sconosciuto.

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