Esperienza Erasmus

Erasmus, Luisa Schembri a Katowice

Erasmus, Luisa Schembri a Katowice

Nome:  Luisa

Cognome: Schembri

Età: 23

Città “fuori-sede”erasmus: Katowice (Polonia)

Da quanto tempo sei fuori-sede erasmus? Sono fuori da circa nove mesi e tornerò tra due settimane.

Sei partito da solo o eri con qualche “compagno di viaggio”? Sono partita da sola per il primo semestre (accademico) , ma ho avuto i miei amici (e colleghi) con me durante il secondo semestre.

 

Erasmus a Katowice: l’esperienza di Luisa

 

Perché la tua scelta è ricaduta su questa città?

Il mio erasmus a Katowice è frutto del caso; inizialmente orientata verso Lubiana, per una serie di  vicende burocratiche la mia scelta è stata infine forzata.

Come hai trovato l’alloggio?

Io come il 90% degli studenti erasmus di Katowice, abito in una residenza studentesca. L’Università ti offre la possibilità di scegliere tra i diversi alloggi nel momento in cui presenti la domanda di iscrizione, fornendoti tutte le informazioni utili (ubicazione, servizi, condizioni delle camere). Gli studentati sono concentrati in diverse zone della città, ben collegati ma lontani dal centro (da 20 a 30 min. in autobus), il prezzo varia da circa 80 euro a 130 euro al mese a persona.

La possibilità di stabilirsi in un appartamento in centro o nella zona universitaria è resa abbastanza difficile dalla poca fede che i cittadini ripongono negli studenti Erasmus, motivo per cui i pochi eletti che trovano una stanza in appartamento pagano intorno ai 300 euro al mese a persona (prezzo sproporzionato rispetto al costo medio della vita in Polonia.

Che ne pensi dell’Università che frequenti/hai frequentato?

La città ospita diversi Atenei, che offrono agli studenti servizi differenti. Io ho frequentato la facoltà di Diritto ed Amministrazione della University of Silesia (ateneo principale della regione) ubicata nel centro città, a dieci minuti dalla stazione centrale.

Il livello di organizzazione è medio, gli uffici sono talvolta lenti, ma c’è grande disponibilità del personale nel risolvere qualunque genere di problema amministrativo, organizzativo o burocratico.

All’inizio del semestre accademico è prevista la settimana di orientamento che consiste in una serie di eventi (seminari, gite,feste) mirati a far acquisire familiarità con la città e l’ambiente universitario. Durante lo stesso periodo l’università offre l’opportunità di frequentare un corso intensivo di lingua polacca base, al termine del quale è rilasciato un attestato.

Le lezioni sono in inglese; è previsto un generale obbligo di frequenza ma ogni professore stabilisce autonomamente il peso da dare alla partecipazione a livello di voto finale.

Alcuni corsi sono basati sul metodo del confronto in classe e l’esito finale è determinato dalle attività ed esercitazioni svolte (individualmente o in gruppo) durante il semestre; altri professori svolgono le lezioni in maniera più tradizionale e concludono il corso con un esame quasi sempre scritto.

In generale l’ambiente è abbastanza rilassato. I professori sono preparati e disponibili, il materiale è spesso fornito dagli stessi. Il portale universitario non è disponibile per gli studenti erasmus per cui tutta la burocrazia si compila in forma cartacea e tramite email.

Che ne pensi del servizio pubblico?

Il trasporto pubblico è ben organizzato, distribuito tra autobus, tram e treni. I collegamenti delle periferie con il centro città sono frequenti sia il giorno che la notte durane tutte le stagioni.

Il meteo ti ha condizionato le giornate?

Il clima è continentale, quindi da caldissimo a freddissimo. Da mediterranea ho sofferto abbastanza il freddo tra novembre e febbraio, ma la città è attrezzata in maniera tale che la rigidità dell’inverno non costituisca un problema per i trasporti e per la vita quotidiana in generale.

Parla della tua zona e se questa è caratterizzata dalla presenza di supermercati, farmacie, lavanderia, palestra e la vicinanza dall’ università.

La zona del dormitorio in cui abito (Ligota) è prevalentemente residenziale. Gli alloggi sono concentrati nella stessa area che è provvista di due supermercati, tre pub, due palestre ed un piccolo negozio appositamente fornito per le esigenze degli studenti. A poche fermate d’autobus ci sono tutte le utilità di un quartiere cittadino (ipermercati, locali, farmacie, banche, cliniche).

Le facoltà sono ubicate in diverse zone della città: da mezz’ora ad un’ora di distanza dai dormitori. Non il massimo della comodità, ma i collegamenti sono efficienti.

Quali sono le zone maggiormente universitarie?

Le zone nelle quali vivono la maggior parte degli studenti sono due: Ligota e Sosnowiec. Entrambe distano circa mezz’ora dal centro cittadino, sono abbastanza fornite di servizi e variamente distanti dalle diverse facoltà.

Il dormitorio di Sosnowiec è situato nella stessa area dei dipartimenti di lingue ed informatica, facilmente raggiungibili a piedi; Ligota è invece una zona puramente residenziale e lì alloggiano la maggior parte degli studenti Erasmus. Entrambi i distretti sono forniti di piccoli club frequentati essenzialmente da universitari, ma generalmente la “movida” è più concentrata nel centro, molto raccolto e pieno di locali tipici e non.

La città non offre una scelta vastissima di discoteche, motivo per cui nel finesettimana facilmente ci si può spostare a Cracovia (45 minuti in autobus o treno) a qualunque ora del giorno e della notte grazie a una vasta scelta di trasporti pubblici e privati economici.

Parlaci in generale della vivibilità della città: traffico, ambiente, costo della vita. La città ti è sembrata sicura?

Katowice è in generale un centro industriale in via di sviluppo. Prevalentemente grigia conta diverse aree verdi variamente estese nelle periferie. Le vie principali, quasi tutte pedonali, sono un misto di architettura ultramoderna e tradizionale. Il costo della vita è abbastanza basso, e la moneta è lo złoty (1€ = 4.2zł): in linea di massima con 300 euro al mese (escluso l’affitto) uno studente può vivere serenamente.

Come la maggior parte delle metropoli, Katowice è più tranquilla in determinate zone che in altre. Di giorno è prevalentemente sicura: non molto trafficata, ordinata, si cammina serenamente a piedi e c’è una presenza normale di forze dell’ordine.

Di notte in alcune aree la sicurezza è invece una pecca. Le vie centralissime sono molto controllate, ma appena fuori la situazione cambia. La condizione sociale della città è infatti specchio della situazione politica del Paese: una parte non indifferente della popolazione è xenofoba e conservatrice, motivo per cui per gli stranieri alcune zone sono impraticabili. E’ frequente ritrovarsi a discutere con persone di tutte le età che non gradiscono la presenza massiccia di studenti forestieri: più di una volta ho dovuto “rassicurare”perfetti sconosciuti del fatto che sia qui temporaneamente e non per cercare marito.

Generalmente per noi Italiani la situazione è più “soft” perché pizza,mandolino,mammamia, ecc,insomma ci considerano “cazzoni” .

Purtroppo invece con studenti di altre nazionalità si sono verificati episodi di razzismo che nei casi più estremi(ma per fortuna isolati) hanno avuto carattere violento.

Indica il miglior pregio e il peggior difetto della città.

La recente storia del Paese, sotto controllo sovietico fino agli anni ’90, ne segna ancora i tratti principali scandendo pregi e difetti della società. Ciò che mi colpisce positivamente di Katowice è infatti il livello di organizzazione. È una città pulita, molto ordinata e con servizi efficienti. Il problema più evidente è invece costituito dalla fetta intollerante di popolazione. Per sintetizzare: i treni arrivano in orario, ma è meglio non dormire con le porte aperte.

Alla luce della esperienza fatta, ti è aumentata la voglia di restare definitivamente a Palermo? Oppure questa esperienza ti è servita da ispirazione per decidere di cambiare del tutto la tua vita e quindi di andare a vivere da “fuori sede”?

Considero la mia esperienza troppo breve e quindi non tale da aver inciso in maniera definitiva sull’idea di impostare o meno un futuro a Palermo. Sicuramente durante i momenti difficili ho sentito, quando non sofferto, la mancanza della mia terra e delle mie abitudini quotidiane. Tuttavia la curiosità di confrontarmi con culture differenti è cresciuta in maniera esponenziale. Per andare sul sicuro mi toccherà viaggiare ancora tanto e scoprire posti nuovi…una faticaccia ma qualcuno deve pur farla.

Ti è mancata Palermo (oltre ai legami affettivi)? Cosa? Perché?

Sarò estremista ma di Palermo mi sono mancati solo il cibo ed il sole. Ed il “Teatro Massimo a Katowice  non l’ho trovato”.

 

 

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