Studiare e lavorare fuori sede

Copenhagen, Felicia Modica dall’ Erasmus al Master in Danimarca

felicia a copenhagen

Città “fuori-sede” : Copenhagen

Nome: Felicia

Cognome: Modica

Età: 23

Da quanto tempo sei fuori-sede?: sto facendo la specialistica biennale qui da Agosto scorso

Sei partito da solo o eri con qualche “compagno di viaggio”? sola

Il viaggio di Felicia:

Due anni fa ho vissuto l’esperienza di Erasmus in Estonia e, il regalo più bello che questa esperienza all’estero mi ha donato, è stata la possibilità di credere in me stessa e nella realizzazione del mio futuro.

Il giorno del mio ultimo esame in Estonia il professore tutto contento mi chiese:

– Cosa vuoi fare alla fine della triennale?-

Io, lì per lì spiazzata e confusa, diedi la solita risposta:

-Penso di scegliere una specialistica al nord Italia-

Lui mi guardò e disse che con il mio potenziale avrei invece dovuto provare a continuare i miei studi in Danimarca, dove la facoltà di scienze politiche risulta una delle migliori in Europa.

Lo guardai abbattuta e un po’ triste e risposi, che non pensavo di aver abbastanza soldi per sostenere il peso di un master straniero.

Lui sorrise e mi disse:

– Guarda che è gratuita! –

Così, grazie a ciò che avevo appreso da quella breve ma intensa conversazione, cominciò il mio progetto di viaggio verso Copenhagen.

Investii tempo ed energia per essere accettata all’Università straniera, informandomi sulle modalità ed i vari documenti richiesti (su internet trovate tutto), e scoprii che la Danimarca era un paese meraviglioso e valeva la pena combattere per vincere questa battaglia.

Ciò che ho imparato è “Non arrendetevi mai, credete sempre in voi stessi”.

ALLOGGIO

Sicuramente da studente fuori sede “non erasmus” riscontri una marea di difficoltà nel trovare alloggio all’estero, che nascono dalla mancanza di aiuti e facilitazioni presenti invece quando sei uno studente Erasmus. Quando accettarono la mia richiesta, volevo a tutti costi vivere in uno studentato come accade nel caso dell’Erasmus, ma la sorpresa fu tanta quando scoprii che le liste d’attesa per gli studenti comuni per entrare nello studentato erano di anni (non esagero).

Quindi decisi di buttarmi su un appartamento condiviso, e lì vi do un consiglio: Facebook è fondamentale.

Ho trovato gruppi su facebook della serie “expats living in Copenhagen” o “House/Room renting in Copenhagen” o anche “ESN cph”, che si sono rivelati fondamentali per la mia ricerca, ce ne sono mille..una volta che entri in uno li trovi tutti.

Non vi mentirò: quello degli alloggi è un problema serio da studente fuori sede e, vi consiglio per questo motivo, di cominciare a cercare subito alloggio, da quando vi balena in mente l’idea di diventare uno studente fuori sede.

Dal punto di vista del prezzo, bhe.. aspettateveli molto alti. Io spendo 580 euro per una stanza vicinissima al centro di Copenaghen e non potete capire quanto sia stata fortunata in merito: c’è chi paga tanto quanto abitando ad un’ora dalla città. Abitando nel centro di Copenhagen (zona vicina ai laghi) sono attorniata da negozi di vario tipo e la zona è sempre molto frequentata; stessa cosa per il mio campus universitario a due passi da Norreport (una delle stazioni più importanti..la più centrale)

UNIVERSITA’ COPENHAGEN

Sono arrivata col mio bel 110 e lode fiera e convinta di spaccare anche ricordando quanto semplice e agevolata la vita erasmus fosse stata in termini di studio e voti: niente di più sbagliato.

Il metodo di studio qui è stimolante ma estremamente difficile, ti mettono in un’aula dove l’unica cosa che chiedono è ciò che ad unipa non ti insegnano (posso parlare solo della facoltà di scienze politiche che ho frequentato,chiaro): PENSARE.

Qui non conta imparare libri a memoria e prepararti in funzione di un unico esame finale, quello che fai qui, nasce da un semestre di impegno dove ti raffronti a giovani coetanei, che non solo sono molto più bravi a parlare inglese di noi, ma sopratutto hanno una capacità critico-riflessiva che ci manca.

Mi sono ritrovata spiazzata e non posso dirvi di aver mantenuto la media che avevo a Palermo, ma sapete cosa?

Ho imparato una lezione fondamentale: i voti non sono importanti come ci fanno credere, adesso riesco a dare il mio meglio solo per il piacere d’imparare, aiutata da professori molto disponibili e sempre pronti a rispondere alle mail degli studenti, ma anche veramente entusiasti di ciò che fanno..ti trasmettono energia e voglia di approfondire.

Gli esami sono scritti e pochissimi orali, di solito sono previsti saggi di 15 pagine per 6 crediti o di 30 pagine per 15 crediti.

L’esame orale è preceduto dalla stesura di 5 pagine di ciò che loro chiamano “synopsis” che altro non è che un modo per cominciare..tipo l’argomento a piacere.

Il difetto che mi sento di dare all’Università di Copenhagen è la poca attenzione agli studenti stranieri durante la specialistica, ma la mia esperienza negativa in merito, probabilmente è legata al fatto che il programma dove sono è stato aperto agli stranieri proprio l’anno in cui sono entrata all’Università di Copenhagen. Da Erasmus c’è il famoso ESN che facilità l’integrazione all’Università quindi non preoccupatevi, ma da studente fuori sede e quindi “normale” devi faticare per farti il tuo giro.. i danesi sono abbastanza diffidenti.

Le zone frequentate dai ragazzi universitari sono molte, ad esempio in centro troviamo Indre By, un’altra zona molto frequentata è Studenterhuset una zona pedonale pienissima di locali carini dove trascorrere una serata tranquilla tra amici, per chi volesse andare a ballare c’è l’Australian Bar.

Parlaci del meteo che hai trovato. Condiziona molto le tue giornate?

Io amo i paesi nordici quindi la mia opinione è fortemente condizionata dalla mia passione per freddo e neve, se non li amate evitate di venire.

L’inverno è duro e le giornate sono corte, si toccano facilmente i -10 gradi tra Novembre e Febbraio ma la primavera e l’estate sono meravigliosi.. considerate che l’altro ieri (6 giugno) ho fatto il mio primo bagno a mare e ci sono circa 24 gradi da due settimane!

COPENHAGEN

La città è vivibilissima grazie ai trasporti pubblici e non troppo grande.

Traffico pochissimo e il must è muoversi in bicicletta, pensate che esiste un vero e proprio traffico nelle piste ciclabili, roba da non credere! Inoltre, ci vuole molto poco a trovare un servizio di trasporto pubblico migliore di quello Palermitano purtroppo, ma ciò che ho trovato qui è fantastico. Metro tutto il giorno e tutta la notte, Bus puntuali e facili da capire, stesso vale per i treni. Il costo della vita è purtroppo altissimo, ma del resto..loro sono ricchi e possono permetterselo; non hanno l’euro ma la corona danese. La città è davvero tranquilla, mai avuto un problema a camminare o tornare a casa da sola in qualsiasi ora del giorno e della notte (e in qualsiasi condizione psico-fisica ahah)

C’è davvero una bella vita notturna, sanno divertirsi. Ci sono posti universitari dove la birra costa poco ma solitamente il prezzo dell’alcol è veramente alto.

Sto cercando di migliorare la mia capacità di sopportazione, ma una volta messo piede fuori dall’Italia siamo un po’ oggetto di scherno.

Se alla domanda “da dove vieni?” rispondi “Italia

hai due tipiche risposte :

  1. Berlusconi!!
  2. Mafia, accompagnate da un finto italiano basato sul nulla (sciaobiellapastaspaghettibologhese), e se poi specifico che sono siciliana ancora peggio.

Bisogna farci il callo, è così ovunque, ma non penso siano causate da un vero e proprio motivo razzista.. vedo queste reazioni come modi di fare amicizia, ritenuti stupidamente simpatici.

PREGI E DIFETTI DI COPENHAGEN

In generale:

La magia della vita fuori sede è quella di farti riuscire a toccare e conoscere lati di te che nemmeno avevi idea esistessero. Ti senti invincibile e superi ostacoli di cui non credevi saresti stato capace.

Il difetto è facile la mancanza di un appoggio saldo..almeno all’inizio.

Se capita qualcosa di bello o brutto vorresti avere il tuo amico storico accanto per festeggiare, o tuo padre a consolarti..e invece sei tu nella tua stanza: ma crescere è anche questo.

Riguardo Copenhagen:

  • Il miglior pregio è che la gente attorno a te è immensamente gentile, cammini per strada e ti sorridono senza motivo.. la cosa ti spiazza inizialmente, poi ti ci abitui. Ci sono una marea di parchi, e questo mette serenità. AH, ovviamente la bicicletta qui è d’obbligo..e vi rende felici, ve lo assicuro. Dio penso ci siano troppe cose che la rendano bella!
  • Il difetto è la chiusura di questo popolo. Sono gentili ma riservati, cercano di stare soltanto tra di loro e non è raro che non ti includano nei discorsi parlando con la loro lingua.

Ti è mancata Palermo?

Palermo non mi manca, al di fuori della mia famiglia e degli amici. Forse solo qualche tipo di cibo, tipo i frutti di mare, ma nulla di più

IN CONCLUSIONE..

Bhe, io già vivo stabilmente da fuori sede. Da quando sono salita sull’aereo per Tallinn (dove ho fatto i miei sei mesi d’erasmus) non sono più scesa; mi sono laureata e ho fatto le valigie..e lo rifarei mille altre volte ancora.

A Palermo mi sono sempre sentita insoddisfatta e incapace, in Estonia ed a Copenhagen come studente fuori sede, ho scoperto la vera me e ho trovato la forza e il coraggio di seguire quello in cui credo e ciò che mi piace. La nostra società penalizza non poco, chi come me, ha voluto rischiare studiando qualcosa non considerato “top” tipo medicina/legge/ingegneria/architettura..veniamo considerati reietti inutili, “scienze delle banane”.

Qui io so che posso raggiungere gli obiettivi che desidero se lo merito e mi metto di impegno: per esempio fra una settimana partirò per il mio tirocinio in Nuova Zelanda.

L’unico suggerimento che do a tutti i miei amici: rischiate. Se volete studiare qualcosa in particolare o andare in qualche luogo lontano dall’Italia perché lo sognate: PROVATECI!! Il rischio del fallimento è dietro l’angolo, ma la nostra cultura italiana ce lo fa pesare particolarmente, e lo ritengo triste. Penso tutti debbano, almeno una volta nella vita, rischiare la vita “lontani da mamma e papà”, se poi non vi piace o vi manca la famiglia..bhe, tornate indietro.

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