Esperienza Erasmus

Erasmus, Dario Trombetta a Montpellier

erasmus - dario trombetta a Montpellier

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Nome: Dario
Cognome: Trombetta
Età: 22
Città “fuori-sede”erasmus : Montpellier
Da quanto tempo sei fuori-sede erasmus? Dal 10/01/2013 al 10/06/2013
Sei partito da solo o eri con qualche “compagno di viaggio”? Da solo

Dopo tanti viaggi il mio sogno era quello di vivere in Francia, così allo stesso tempo feci richiesta per Montpellier e per lavorare a Disneyland. Fortunatamente sono riuscito a fare entrambe le cose. Montpellier è una cittadina da sogno per tutti i francesi: è il sud, c’è il sole, il mare, le persone sono particolari ma alla mano. L’università è reputata ed è la terza cittadina francese per studenti dopo Parigi e Lione, meno dispersiva e più accogliente.

Montpellier è fatta a misura di studente: esistono almeno 5 studentati da centinaia di posti l’uno privati(gestiti dal CROUS) e privati. Personalmente pagavo 120 euro al mese per una singola con bagno e cucina in comune con altre 20 persone, con i vantaggi però di vivere in comunità e non essere mai solo nemmeno per un caffè possibilmente. Chi vuole e può permetterselo troverà anche case in centro a 500 euro al mese da sogno, ma non credo vi sarà bisogno dato che in Erasmus a casa si sta poco o nulla. Nello specifico stavo a Boutonnet, a quattro fermate di tram dalla principale (La Comédie).
La CAF, ossia le allocazioni familiari francesi aiutano ogni persona fisica per quanto riguarda gli alloggi, concedendo anche fino alla metà del prezzo e l’Università di Montpellier poco prima della partenza vi chiederà se preferiate un alloggio di questo tipo o meno.
Le altre principali residenze sono Vert Bois, Les Arceaux e Voie Domitienne. Considerate soprattutto la sede della vostra università e ad ogni modo cercate di avere il bagno in camera!

L’UM1 mette insieme Diritto e Scienze Politiche, dando la possibilità di seguire i corsi di entrambe le facoltà. E’ in posizione centralissima e la vita è quella universitaria: gente vestita stile università americana, lezioni in aule immense, esami orali esclusivamente su ciò che ha spiegato il Prof a lezione.
Dimenticate i 3 libri a materia italiani!
Per quanto riguarda la lingua non vi preoccupate, arriverà. La presenza è molto variabile, nel senso che nessuno si aspetta da voi assiduità ma allo stesso tempo per me è stato di grande stimolo il vivere l’Università con occhi diversi da quelli palermitani.
Vi sono due mense(una è proprio a Boutonnet) e una caffetteria.
La burocrazia sarà un po’ difficoltosa inizialmente ma piano piano le pratiche diminuiranno, nonostante per me questa fosse la pecca più grande: orari della segretaria un po’ complessi, disponibilità ma con aria da dipendenti pubblici italiani.
Le aule da conferenze saranno sempre piene di gente con il computer per gli appunti e file di Mac, quindi dimenticate carta e penna o non starete dietro al Professore e passerete per gli zimbelli di turno!
Se necessario potrete richiedere uno stage in segreteria, ma alcun tipo di borsa ulteriore se non da studenti in sede.
Sono presenti decine di biblioteche e mediateche in tutta la città, gigantesche, con vetrate e banchi da sogno, dove gli studenti condividono le giornate tra libri, computer e scacchi.

Come detto precedentemente Montpellier ha una grande fama a livello studentesco. Dopo 7 mesi di freddo e pioggia a Parigi il sole del sud(nonostante un vento gelido e qualche bella settimana di pioggia durante il primo periodo) erano dei buoni presupposti. La posizione è anche ideale: 3 ore da Barcellona, 2 da Tolosa, 2 da Marsiglia, 3 di treno per Parigi.

Questo probabilmente è il più grande punto a favore di Montpellier: 4 linee di tram che passano ovunque e sono attivi fino all’una. La sera è sempre meglio andare in gruppo e il giorno i mezzi sono talmente pieni da essere definiti da un mio collega dei “carri bestiame”, data la mole di passeggeri.
I controllori saranno presenti e i biglietti si aggireranno sull’euro e 50 a corsa o un abbonamento mensile di circa 60 euro, ma la puntualità e il servizio saranno il fiore all’occhiello di una cittadina che ha chiuso tutto il centro alle automobili.
Biciclette a disposizione con abbonamento mensile oppure il mercato ne offre a buon prezzo(dai 40 euro in su), ma attenti al venditore, dato che il mercato nero si svolge la domenica mattina vicino lo Stadio.
L’aeroporto più vicino è quello di Montpellier ma i prezzi sono proibitivi(si parla di 600 euro per Roma o Palermo con Alitalia), guardate piuttosto Vitrolles sulla strada per Marsiglia.

Per i francesi è la cittadina più soleggiata dell’héxagone insieme a Nizza, nonostante il vento sia costante e freddissimo, data la presenza dei Pirenei.
Da maggio a settembre potrete godere il mare e anche qualche pic-nic nei laghi a poca distanza. Armatevi di un ombrello e copritevi bene qualche mese, ma non dimenticate il costume e le racchette.
Data la posizione centrale delle residenze troverete tutto a brevissima distanza! Programmate magari qualche spedizione ai centri commerciali per le spese più ingenti dato che più il supermercato è piccolo, più vi spennano(non dimenticate i prezzi francesi).
La vita è esclusivamente al centro, che è relativamente piccolo e pedonale. Le camminate a pieni di notte per tornare saranno pesanti ma vi daranno una mano a smaltire l’alcool in eccesso e non tornare con i tipici 10 kg in più da Erasmus!
La notte sono aperti vari negozietti che offrono cibo e alcool a poveri studenti spaesati.
Gli orari sono indietro di circa 3 ore rispetto ai nostri e i negozi chiudono verso le 7 facendo una pausa di un’oretta per pranzo. La lavanderia è presente in ogni residenza e a meno di sforzi particolari lo sport sarà una chimera, nonostante Montpellier abbia svariate piscine, qualche palestra e dei campetti a disposizione. Buttatevi piuttosto sulle biciclette per gli spostamenti.

Rispetto a Parigi i cibi sono molto più genuini e spesso provengono dalla vicina Spagna. Abbandonate ogni abitudine casereccia e lasciatevi trasportare dalla cucina francese e dagli aperitivi giornalieri!
Non ascoltate i miti degli italiani e i loro confronti con la cucina francese: de gustibus non disputandum est!
La spesa sarà cara ma troverete tutto per cucinare ciò che vi manca maggiormente, ma approfittate della varietà francese di formaggi e piatti regionali, con un bicchiere di vino della Languedoc sempre accanto.
I ristoranti offrono di tutto e lo standard è alto così come i prezzi. I Kebab sono ovunque e il prezzo per un pasto rapido va dai 6 ai 10 euro a pranzo, arrivando ad una forbice di 20-40 euro a persona a cena: fondute, carni francesi, vini rossi e foie gras saranno un ricordo che ne varrà la pena.

Tantissimi giardini e parchi verdi dove rilassarsi una mattina dopo una passeggiata in bici. Il primo da vedere resta sempre il Peyroux!

La città è frequentata da tantissimi studenti e anche per tale motivo la “raccaglia” è tanta: ogni due passi proveranno a scroccarvi una sigaretta, vi chiederanno spiccioli continuamente e gli ubriachi rischiano di essere pesanti arrivati a certi orari. La polizia vigila e le telecamere sono tantissime(anche all’interno delle residenze).
Come in ogni città del mondo è preferibile andare in gruppo e fare attenzione.

Come accennato sopra la vita è caruccia, e ogni giorno della settimana corrisponde ad un locale preciso o a feste erasmus, con un crescere dal lunedì al venerdì e un po’ di pausa il sabato e la domenica, dato che i fuori sede tornano a casa come nel migliore dei paesi siciliani.
I mezzi terminano all’una, ma con 30-40 minuti a piedi potrete tornare a casa, con after che risulteranno imprescindibili ad un certo punto, dato anche il periodo di freddo.
Un ingresso in discoteca può essere gratuito o andare fino ai 20 euro fuori città, dove le discoteche più elettroniche(Villa Rouge su tutte) vi possono far passare nottate davvero indimenticabili. E’ prevista una navetta che vi riporta a casa con il prezzo del biglietto.

L’italiano in Francia non è ben visto e gli Erasmus sembrano dei fannulloni, trovandosi più facilmente tra di loro, ma è molto soggettivo. Se arrivaste con un buon livello di francese e la volontà di frequentare l’Università aspettatevi di integrarvi a gruppi di studenti, con giri di persone e di locali molto diversi da quelli Erasmus: a voi la scelta.

Ponderate bene i week end che vorrete concedervi e provate a far la spesa solamente nei grandi supermercati.
Pregio: centro chiuso al traffico e le biblioteche.
Difetto: I mesi invernali di freddo e i bagni in comune!

Personalmente non ho mai voluto vivere a Palermo dato che trovo queste possibilità delle risorse per noi giovani e non delle sofferenze, dato che la nostra città è meravigliosa ma spesso sopravvalutata o eccessivamente offesa: prendiamo le cose come stanno. I francesi mi hanno insegnato che le migrazioni fanno parte della nostra storia e nel momento in cui voglio cambiar vita cedo la baracca e vado altrove, senza alcun dramma: se sono una persona capace e dinamica il lavoro non mancherà e seminando bene avrò un appoggio ovunque.
Il consiglio che dò è quello di non pensare al futuro dato che l’Erasmus è breve e le conclusioni vanno tratte alla fine. Lasciate ogni seccatura palermitana e apritevi ad un mondo diverso, al cibo del luogo, alle usanza e state il più lontano possibili da paragoni poco utili.

Venendo da dei mesi a Parigi la nostra cara Palermo era sempre più un incubo che si riavvicinava senza via d’uscita date le materie alle porte. La famiglia(cani compresi) mancava come un po’ a tutti ma l’aria pesante, la dicotomia tra una cittadina chiusa interamente al traffico da una parte e il traffico da pazzi dall’altra non aiutavano proprio.
Il mito del sole e del mare solo in Sicilia crollava definitivamente e la partenza degli amici più cari non mi faceva nemmeno riflettere sulla piacevolezza del ritorno.
Se cercaste un “orgasmus” dove troverete solo divertimento, alcool e sesso andate in Spagna, la valenza curriculare sarà minore la troverete qualcosa di diverso.
Se avete voglia di bere, divertirvi e condividere una esperienza di vita che vi formerà di più e creare legami per un possibile master in francese scegliete Montpellier. Vi divertirete tanto, avrete il mare, la bicicletta, capirete cosa è la vita universitaria uscendo dall’angoscia palermitana dell’andare avanti senza vedere traguardi.

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