Un viaggio nel mondo

Clerkship – Paolo Miccichè in Perù

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Clerkship - Paolo Miccichè in PerùIDENTIKIT
Nome: Paolo

Cognome: Miccichè

Età: 23

Città Scambio Professional (Clerkship) : Arequipa (Perù)

Quanto tempo sei stato in clerkship? sono stato via 35 giorni

Sei partito da solo o eri con qualche “compagno di viaggio”? Solo

Come in tutti i progetti dell’IFMSA (International Federation Medical Students Assosiation) e del SISM (Segretariato Italiano Studenti Medicina) devo dare 3 preferenze di città, una delle quali poi sarà probabilmente la città che mi assegneranno.
Avevo messo proprio Arequipa come preferenza sulla base di alcuni pareri di ragazzi che erano stati in scambio in varie città (Arequipa compresa) e sul fatto che anche su internet di Arequipa si parlava molto bene.
Sulla scelta del Perù invece è stata una scelta puramente indicata dalla mia passione e dalla volontà di conoscere l’America Latina dopo che l’anno scorso ero stato in Messico, nonché la vedevo come una opportunità per fare pratica con lo spagnolo.
Ad ogni modo ho visitato anche Puno, il lago Titicaca, il Colca Canyon, Cusco, Aguas Calientes, Machu Pichu, la Valle Sacra e Lima.

In questo tipo di progetto di trovare e pagare l’alloggio si fa carico l’associazione della città ospitante.
La tipologia di alloggio è già bene o male specificata per grandi linee nelle “condizioni di scambio” consultabili sui siti dell’IFMSA di ogni nazione.
Io era previsto fossi in studentato o in famiglia.
Alla fine ero in casa di uno studente di medicina di Arequipa e vivevo con lui e la sua famiglia.
Ho avuto fortuna perché la casa era in un buon quartiere residenziale, era grande e avevo stanza e bagno privato. Oltretutto la famiglia era splendida e si è fatta carico di fornirmi colazioni, pranzi e cene (quando non mangiavo fuori per motivi personali), nonostante nelle condizioni di scambio spracitate veniva detto che avevo garantito un pasto al giorno (ilo che vuol dire che per gli altri avrei dovuto provvedere io a fare la spesa e cucinare).
Ad ogni modo l’alloggio è garantito dal primo all’ultimo giorno del mese in cui effettui lo scambio, per cui se vai via dopo o arrivi prima devi trovare dove stare.
Io sono arrivato un paio di giorni prima e ho trovato un ostello molto conveniente e in pieno centro grazie a una ricerca incrociata tripadvisor/booking.com: una stanza privata, con bagno privato e colazione inclusa 15 euro a notte.
Inoltre per spostarmi di città i città ho usato la compagnia cruz del sur (pullman) che è la più costosa, ma specialmente se viaggiate di notte è spettacolare perché ha i sedili quasi reclinabili a 180 gradi e una mini cena inclusa nel prezzo (oltre a essere la più sicura).

Ad Arequipa ci sono 2 associazioni studentesche che effettuano questo tipo di scambi: IFMSA Perù e APEMH, gli studenti di entrambe fanno capo alle diverse università presenti in città.
Personalmente io (che ho fatto lo scambio con APEMH) ero alla Università Cattolica Santa Maria di Arequipa, una università semi privata.
L’università è molto ben organizzata e tutte le facoltà sono all’interno della “cittadella universitaria” (che è enorme) comprese anche le classi per le lezioni di medicina nonché i laboratori di anatomia e altro.
I laboratori di anatomia sono molto ben tenuti, i gruppi di lavoro sono di circa 10-15 studenti e lavorano sui cadaveri (cosa non legale in Italia), importante a mio parere per capire e memorizzare al meglio.
Io facevo tirocinio all’Hospital III de Yanhauara, appunto nel quartiere di Yanhaura.
Considerate che Arequipa ha qualcosa come 10-12 ospedali fra pubblici e semi-privati più tutte le cliniche private.
Ad ogni modo il mio scambio è stato effettuato al reparto di Chirurgia Generale.
L’esperienza è stata molto formativa ma purtroppo ho fatto solo due giorni di sala operatoria. Questo a causa del fatto che sono capitato in una equipe (lì si lavora in equipe) formata da un residente (lo specializzando), una rotante di medicina interna (un medico di medicina interna che a turno gira i reparti), una rotante boliviana (medico boliviano che fa a giro esperienza in tutta l’America Latina) e uno specializzando. Il problema era lo specializzando.
Tipica persona coi paraocchi, genietto che sapeva tutto lui, sin da subito non è stato accondiscendente dicendo che la sala operatoria va meritata.
Questo però non è stato un male: ho fatto ogni giorno dal lunedì al venerdì attività in reparto che consistevano nel revisionare i pazienti, fare il giro visite coi medici, aiutare nelle medicazioni, rimozioni punti, rimozione di drenaggi, cateteri. Ho fatto anche un paio di anamnesi e qualche giorno l’ho passato al pronto soccorso vedendo cose particolari.
Essendo considerato in tutto e per tutto una persona dell’equipe anche io, come tutti loro, dovevo preparare ogni tot di giorni (tipo ogni 3 giorni) una esposizione su un argomento che mi veniva dato approfondendo gli aspetti richiesti.

Il trasporto pubblico è abbastanza “particolare”. Hai tre possibilità:
– il Taxi, è il metodo più costoso per gli standard di là, ma nulla a che vedere con i prezzi italiani.
Considerate che per circa 15 minuti di strada (da casa mia all’ospedale) un taxi ti chiede 4 soles circa (1,05 €), dall’aeroporto al centro che sono tipo 30-40 minuti di strada 20-25 sole (5.50 €).
I taxi non hanno tassametro per cui è opportuno concordare (e contrattare) il prezzo prima! Considerate che ai turisti (o comunque alla gente che evidentemente non è del luogo) chiedono tanto, per cui chiedete a qualcuno del luogo più o meno quanto potete arrivare a contrattare.
Ci sono una quantità infinita di compagnie di taxi, e bene o male durante il giorno una vale l’altra. Per la sera, la notte o per chiamarli da casa, la migliore e più affidabile compagnia è la Taxitel.
Se potete cercate di prendere taxi il cui guidatore esponga la licenza sul cruscotto. Bus. I bus sono concepiti diversamente da quelli italiani, sono minivan da tipo 18 posti dentro cui la gente sta sia seduta che alzata. Nelle ore di punta è soffocante l’affluenza di gente e davvero lo spazio vitale all’interno si riduce a nulla.
Molto importante è stare attenti ai borseggiatori che approfittando della calca e degli spintoni sono abili a prendere ciò che vogliono.
Cosa importante: i bus NON hanno fermate! Passano e se individuate il vostro alzate la mano in qualunque momento e lui si ferma, stessa cosa per scendere: urlate “ferma!” oppure “devo scendere” e lui si ferma appena possibile.
Altra cosa, non essendoci fermate, non ci sono i tragitti indicati. I tragitti e le strade percorse vengono urlate dal “controllore” dal finestrino, per cui soprattutto i primi tempi è meglio farvi indicare da qualcuno del luogo il bus giusto per voi.
Si paga quando uno scende dal bus o quando sale, il biglietto costa 0.80 cent di nuevo sol che sono circa 0,20 cent di euro Combi. I combi sono simil bus, dei van da circa 10-12 persone, a differenza dei bus sono privati, cioè sono di proprietà di persone che fanno questo di lavoro. Anche i combi presi nelle vie centrali sono abbastanza sicuri durante il giorno e non affollati come i bus.
Il prezzo varia in base alla zona in cui devi andare, ma fanno dei tragitti bene o male sempre simili.
Non è raro che, soprattutto se pieni solo di turisti, possano fare dei fermi obbligando la gente a consegnargli portafogli e cellulare. A me non è successo ma ho conosciuto persone a cui è capitato.

Ad Arequipa non piove MAI. O meglio tutti i mesi dell’anno non piove, eccetto in piena estate Gennaio-Febbraio in cui praticamente piove 50 giorni su 60.
Anche quando è nuvoloso il vento è tale da spazzare via le nubi. L’unica pioggia che ho beccato è durata tipo 2 secondi di orologio un solo giorno.
Le temperature durante il giorno sono molto simili alle nostre, però l’escursione termica è maggiore, per cui se si esce la mattina molto presto o se si sta in giro la notte è bene coprirsi un po’ di più.
NON fate mai affidamento sulle previsioni meteo. Io ne ho consultate più volte svariate e davano tutti pronostici diversi. Una volta indovina uno, una vola l’altro. Anche gli abitanti mi hanno detto che effettivamente le previsioni sono una cosa che loro non tengono molto in considerazione.

lavanderia, palestra e la vicinanza dall’ università.
La mia zona era una zona residenziale, più che supermercati lì ci sono i minimarket che trovi praticamente a ogni angolo e dove puoi trovare i generi di prima necessità. Se hai bisogno di qualcosa di più particolare devi spostarti un po’ andando in zona Avenida Ejercito o al centro (distanti dal mio quartiere 15 e 25 minuti a piedi) per trovare supermercati ultra forniti in cui trovare di tutto.
Anche le famracie non mancano anzi sono molto frequenti anche nel mio quartiere, è solo questione di girare un po’ per individuarne una.
Palestre nel mio quartiere ne ho viste due.
La nota “dolente” era la distanza dall’università, a piedi erano circa 30-35 minuti, in taxi circa 15 senza traffico. Mentre l’ospedale dove facevo tirocinio era molto vicino (20 minuti a piedi andando a passo lento-normale, 10-15 minuti in taxi in base al traffico)

Arequipa è abbastanza grande, e gli studenti arequipeni vivono nelle case di famiglia in qualunque quartiere siano. Gli studenti invece fuori sede tendono a prendere alloggi vicino all’università, c’è anche una specie di dormitorio dell’università proprio vicino alla cittadella universitaria.
Sui locali dei week end non vi so parlare molto per il semplice fatto che ogni week end sono andato via dalla città per visitare il resto del Perù.

La città è vivibilissima. Ho girato molte città del Perù e questa è quella in cui andrei a vivere.
negli orari di punta le strade principali e il centro diventano trafficati come in qualunque grande città, ma non è per niente rumorosa anche quando c’è il traffico e oltretutto le zone intasate non sono mai le zone residenziali ma solo quelle più centrali e solo negli orari “di fuoco”.
Arequipa è molto molto curata e pulita, il comune si prende molta cura di tutte le zone del centro e dintorni, e anche se alcuni quartieri residenziali sembrano diroccati, standoci si capisce che sono semplicemente case non finite (per questioni economiche) ma non disabitate. E in ogni caso la pulizia è sempre impeccabile.
Oltretutto la vita non costa per niente tanto, anzi. L’esempio più palese è quello dei trasporti già citati sopra, però per esempio anche l’andare al cinema costa 2-3 euro circa, il cibo (nei luoghi non turistici) costa poco, con 13 euro puoi mangiare primo, secondo e da bere in elevate quantità.
Stessa cosa vale per gli alcolici nelle discoteche. Molti locali inoltre hanno l’entrata libera e paghi solo se consumi.
Fare la spesa è incredibile perché si spende davvero poco considerando i prezzi di frutta, verdura e generi alimentari vari.
I costi solo ulteriormente e incredibilmente ancora più abbattuti se per andare a fare la spesa si va al Mercato San Camillo, un mercato enorme dove puoi trovare tutto quello che cerchi dal cibo al vestiario.
Un esempio palese è questo. Ho comprato una grossa composizione floreale e quando sono tornato qui ho chiesto ad un fiorario quanto più o meno sarebbe costata farla qui e mi ha risposto “30-35 euro”. Lì, in un negozio con domicilio mi sarebbe costata intorno ai 25 euro, al mercato l’ho presa per circa 8 euro. E ho fatto questa prova proprio perché esterrefatto dalla differenza di prezzo.
Chiaramente questo non vale per i fast food, le catene di negozi così come le grandi firme di vestiario.

La città è molto sicura. Prendendo le accortezze che uno prenderebbe in qualunque città del mondo puoi stare assolutamente tranquillo.
La mattina la città è ultravissuta e in un mese non ho visto o sentito mai di un problema, uno scippo o altro. Davvero camminavo senza problemi.
La notte (intorno alle 3) è meglio evitare di andare in zone poco movimentate e in centro si possono vedere ubriachi uscire dai casinò e barcollare per strada, ma più di qualche urlo non ho mai visto fargli fare.
Oltretutto ovunque ma soprattutto nelle arterie principali e nel centro, per quasi tutte le 24 ore ci sono poliziotti che girano o che stanno di guardia proprio per controllare tutto.

Lo svago c’è, ma purtroppo lì gli studenti di medicina nel secondo triennio escono poco perché lavorano come i folli per cui non ho visto molte discoteche o altri locali, ma quelli in cui sono stati chiudono normalmente tipo alle 3 (non prima) e in serate particolari (tipo halloween) tirano fino alle 5-5.30. Il prezzo purtroppo varia parecchio perché la gran parte dei locali entri gratutitamente (o pagando una quota irrisoria tipo 3-4 euro) ma con l’avanzare della notte, più tardi vai più c’è la possibilità che il prezzo aumenti, soprattutto nel caso tutti i locali si stiano riempendo.
In ogni caso non sono arrivato a pagare più di 10 -12 euro nella serata più richiesta e entrando alle 2.
Gli unici mezzi dalle 22 in poi su per giù sono i taxi. Chiaramente le tariffe sono aumentate rispetto al giorno, per la serie che lì dove ti avrebbero chiesto 1-1.20 € durante il giorno te ne chiedono 2.50-3€ orientativamente. Inotre c’è un servizio molto comodo che si chiama “easytaxi” in cui attraverso un’app del telefono, ti visualizza tutti i taxi collegati a questa app che sono vicino a te e ti chiama il più vicino.
Molto utile all’uscita delle serate quando trovare un taxi magari è più difficile.

I peruviani in genere sono persone ultra amabili. Pur avendo viaggiato parecchio questo è il primo paese in cui nessuno abbia mai associato la mia provenienza alla parola mafia o don vito corleone.
Mi chiedono tutti come è il cibo in Italia, di paragonarlo al loro, come si vive in Italia e quanto si guadagna. La gente ti accoglie a braccia aperte e sono tutti molto cordiali e disponibili come mai avevo visto in altre parti.
L’unica cosa “negativa”a cui hanno associato il mio essere italiano è stato “Berlusconi” “bunga bunga” e “sesso vecchio-ragazza”.

Ha troppi pregi davvero, impossibile elencarne uno. Se ti piace questo tipo di cultura, questo è il meglio che puoi trovare.
Il difetto il traffico fastidioso se hai fretta e devi prendere dalle strade principali nelle ore di punta.
E un altro difetto è che la gran parte dei peruviani sono peggio dei siciliani con gli orari.
Gli dici ci vediamo alle 10 e potrebbero spuntare alle 11.15!!!

Questa è stata la prima città, e il primo Paese in cui non ho sentito assolutamente il bisogno o la voglia di tornare a casa.
Mi sono ambientato benissimo e sarei rimasto molto più a lungo molto volentieri.

Onestamente, no. Mi è mancata perché mia città natale ed è bello vedere i posti che conosci da una vita, ma per il resto la civiltà, l’organizzazione, la quotidianità e soprattutto le persone fantastiche non mi hanno fatto sentire proprio la mancanza (eccetto ovviamente di amici e parenti)

Semplicemente fate una esperienza del genere, buttatevi e non preoccupatevi se i responsabili o le vostre contact person della vostra città ritardano nel rispondere o non rispondono, loro sono fatti così, ma sono persone incredibili la gran parte delle volte.
E soprattutto organizzatevi al meglio come ho fatto io per poter viaggiare e spostarvi in altre zone e vedere il Paese in tutte le sue sfaccettature.
IMPORTANTE: Fatevi la ISIC (International Student Identity Card) è una tessera dello studente che può essere fatta in Italia nei CTS (Centro Turistico Studenti) e che è vitale per avere sconti ed entrare gratis in musei, siti archeologici e quant’altro.
Altra cosa, se volete fare tour organizzati non scegliete mai la prima agenzia in cui andate ma fatevi un giro per comparare prezzi e ciò che comprende il tour!

Per parteciparea a questo concorso e per capire in cosa consiste: Si tratta di fare un mese di tirocinio in ospedale in una meta a tua scelta. Dopo aver scelto la meta si compila un modulo in cui si mettono delle preferenze per le città e per i reparti, e in base a quelle vieni assegnato a una città, a un reparto e ti vengono assegnate una o due contact person che rispondono ai tuoi dubbi e alle tue domande.
Per partecipare ogni anno il SISM (Segretariato Italiano Studenti Medicina) dalla seconda metà di Novembre comincia a pubblicizzare la “campagna scambi” mostrando le mete disponibili per l’anno successivo.
In seguito vengono aperte le iscrizioni per sostenere un esame di lingua (con un insegnante madrelingua inglese, francese, spagnolo) che lo studente interessato deve sostenere e da cui ottiene un punteggio in 60esimi.
Viene poi effettuata una graduatoria che si basa su:
– Punteggio dell’esame di lingua
– Media ponderata
– Quantità di materie date
– Collaborazione alle iniziative organizzate dal SISM nell’anno precedente

A quel punto si convoca una riunione con tutti i partecipanti e si comincia dal primo in graduatoria a chiedere a quale meta è interessato e via via si prosegue fino a esaurimento mete.

L’esperienza (certificata da un attestato) vale un punto in più alla laurea.

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